A sud del complesso basilicale, si estende l’ampia distesa erbosa della piazza del Patriarcato. Qui sorgeva un imponente edificio pubblico di età romana (m 66 x 90), di cui fino alla metà del Settecento rimanevano in piedi cospicui resti. La struttura, edificata tra la fine del III e l’inizio del IV secolo, aveva la funzione di magazzino, in particolare per le derrate alimentari, destinate non solo alla città ma anche al rifornimento dell’esercito che presidiava il confine danubiano dell’Impero.
I prospetti esterni erano scanditi da arcate cieche, alte e strette, mentre l’interno si articolava in una serie di vasti ambienti di stoccaggio, sostenuti da grossi pilastri.
In età medievale, almeno una parte dell’antico edificio fu occupata dal palazzo del vescovo di Aquileia, il patriarca.
Nella recente risistemazione dell’area (2011), i limiti dell’antico complesso sono stati segnalati con corsie di lastre di calcare bianco.
Le due alte colonne che si ergono solitarie accanto alla basilica rappresentano l’unica testimonianza giunta sino a noi del palazzo patriarcale. Costruite con conci di pietra calcarea sagomati, le colonne sono dotate di un semplice capitello, e conservano gli incassi per le travature dei solai. Incerta rimane la cronologia, sebbene genericamente collocabile in età medievale.
Periodo Storico: Alto Medioevo
Localizzazione Geografica
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