L’abitato di Capriva è sorto all’incrocio delle strade provenienti da Gorizia, via Mossa; dal ponte della Mainizza sull’Isonzo, via San Lorenzo; da Farra, da Moraro e da Cormons. Questo può aver determinato la direzione di sviluppo dell’insediamento originario, del tipo a mucchio, consolidatosi intorno alla cosiddetta centa di Santa Maria; verso Sud lo sviluppo venne interrotto nella seconda metà dell’Ottocento in seguito alla realizzazione della linea ferroviaria Udine-Trieste.
Ancora oggi sussiste un nucleo centrale denominato “Borgo Centa” a forma pressocchè circolare.
Poco distante, verso sud, la chiesa della Santissima Trinità (in piazza Guglielmo Marconi), conosciuta popolarmente come chiesa di San Giuseppe, venne costruita tra il 1570 ed il 1574. L’aspetto attuale deriva da un rifacimento settecentesco, in seguito al quale la chiesa fu completata con gli altari. In asse con la navata interna si colloca il portale d’ingresso, inquadrato in pietra grigia del Carso, il cui architrave riporta incisa la data 1574 (o 1524).
Lo spazio presbiterale è quasi interamente occupato dall’altare maggiore, settecentesco, caratterizzato da una struttura a mensa. Preceduto da due gradini, che comprendono un prezioso intarsio in marmi policromi, è costituito da una mensa ad urna bombata nella parte superiore, in marmo bianco di Carrara con intarsi petaliformi alternati in marmo rosso cipollino e broccatello di Verona; il tabernacolo è inserito nel gradino in marmo bianco, con specchiature geometriche in marmi screziati, su cui è impostato il dossale.
Quest’ultimo è arricchito lateralmente con due rocailles rosse con profili bianchi che fanno da piedistallo a due statue a tutto tondo di apostoli; al centro l’alzata è costituita da una lastra di marmo bianco di Carrara di forma mistilinea, sostenuta da due puttini, in cui sono rappresentate diverse scene del Vangelo in altorilievo: in basso la Natività e l’Adorazione dei pastori, con sullo sfondo a sinistra un albero, a destra una capanna a intarsi in marmi policromi; in alto vi è la Santissima Trinità con Dio Padre che sorregge il Crocifisso ed a conclusione è rappresentata l’Ascensione, sempre in altorilievo, affiancata da cinque teste di apostoli per parte. L’altare lateralmente è completato con due portali in marmo bianco con intarsi policromi, sormontati da due volute che sorreggono un vaso.
Fonte: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane