In località Gricic (268,4), a circa 200 m. ad est del centro di Prepotto è stato recentemente individuato un nuovo castelliere protostorico.
Si tratta di un abitato fortificato posto in una zona pianeggiante, situazione alquanto rara per il Carso triestino. Al castelliere conduce un sentiero che si dirama circa 100 m. prima del paese sulla sinistra della strada che collega Baita con Prepotto.In prossimità delle ultime case a sinistra si raggiunge la parte occidentale del castelliere.
Esso si estende da nord ovest a sud est ed è circondato da un’unica cinta muraria di forma ellittica con un perimetro di circa 400 m. I resti delle mura si sono conservati per tutta la loro estensione, in particolar modo dal lato nord ovest. All’interno della cinta si possono notare in alcuni punti i blocchi di pietra ancora nella loro posizione originale. Nella parte occidentale dell’abitato si estende una superficie pianeggiante, particolarmente adatta ad essere abitata.
Le imponenti macerie della cinta difensiva influirono sulla parcelizzazione del terreno.
Il castelliere rivestiva un’importanza strategica notevole, poichè era situato proprio nella zona di passaggio tra la costa e l’interno dell’altipiano carsico.
Nella parte meridionale del castelliere si trova una piccola cavità Essa fu sicuramente usata durante la prima guerra mondiale. Nel terreno smosso si possono trovare frammenti di ceramica romana.
Nella vicina Prepotto alla fine dell”800 vennero scoperte due iscrizioni dedicate a Minerca, ora conservate nel Lapidario del Museo Civico di Trieste.  La località è nota per aver restituito, reimpiegate nella costruzione di un edificio, due frammenti di architrave in calcare iscritti (CIL V 703 = CIL I2 2215 = Inscr. Aq. 14; CIL V 704 = CIL I2 2216 = Inscr. Aq. 15;); le epigrafi menzionano entrambe una dedica a Minerva posta da parte di personaggi coinvolti nell’organizzazione doganale (Degrassi 1954 p. 17 e nt. 34). Su tale base nella zona è stata supposta la presenza di un portorium (doganiere) di età repubblicana legato amministrativamente ad Aquileia e quivi istituito sulla via che collegava la metropoli all’Istria interna.
La presenza dei due dedicanti prova l’esistenza in zona di un santuario dedicato a Minerva; uno dei due personaggi, insieme a un liberto senza nome fece costruire nella funzione di magister le colonne e un altro elemento di un sacello sacro alla dea, posto al limite orientale di quello che allora era il territorio giurisdizionale di Aquileia. Secondo F. Maselli Scotti, l’area sacra probabilmente non si trovava a Prepotto ma piuttosto in un luogo più prossimo al percorso della via interna, cosiddetta dei castellieri, localizzabile nei dintorni di Slivia. Nei pressi di questo centro è stata a suo tempo notata (Schmid 1975) una stazione romana (cfr. SI 1212).

Fonte:
– Stanko Flego, Lidia Rupel. I Castellieri della Provincia di Trieste. Trieste 1993, p. 91-96
https://patrimonioculturale.regione.fvg.it/sito-archeologico/?s_id=549536

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica