
Anello in bronzo con moneta – VI secolo
Tomba 17 – Defunto di sesso femminile
Ø cm 2 – Nn. inv. 3456, 3457
Museo Archeologico Nazionale (Cividale del Friuli)
in “Simbologia e iconografia degli anelli nell’Italia Altomedievale“, Marta Maria Lina Grassino, 2016, Università di Torino.
Ciò che rimane di quest’anello sono il castone con due appendici forate e la piccola moneta in bronzo raffigurante l’imperatore Costantino Magno (306-337 d.C.), di difficile lettura a causa dell’erosione, che doveva essere saldata su di esso.
Il reimpiego di monete romane e bizantine, preferibilmente il tremisse, nella produzione di gioielli è frequentemente documentato nelle necropoli longobarde di tutta Italia.
Queste venivano impiegate come pendenti di collane o incastonate in anelli (schede 2-3) e che fossero in metallo pregiato o nel più economico bronzo svolgevano una funzione decorativa.
Gli esemplari in oro costituivano anche un mezzo di ostentazione di status e benessere economico.
Bibliografia: BROZZI 1971, col. 85; MENIS 1990, p. 442, figg. X.114, X.115.
Anello in bronzo con castone – Probabile VI secolo
Firmano (Udine) Tomba 24
Sepoltura non attribuibile in modo specifico
Ø cm 2,4 – N. inv. 3460
Museo Archeologico Nazionale (Cividale del Friuli)
in “Simbologia e iconografia degli anelli nell’Italia Altomedievale“, Marta Maria Lina Grassino, 2016, Università di Torino.
É costituito da una sottile verga a sezione circolare su cui si innesta una placca decorativa di forma ovale.
Bibliografia: BROZZI 1971, col. 86; MENIS 1990, p. 442, fig. X.115