Davanti alla Stazione del Corpo Forestale di Camporosso, al n. civico 72 (128 al momento del ritrovamento) si trova l’ara marmorea dedicata ad Avilia Leda sormontata da un medaglione circolare dove sono raffigurati a rilievo i busti di un uomo e di una donna con i volti danneggiati; l’ara venne ritrovata nel 1905 e, prima del 1909, anche il medaglione.
Ai lati del monumento si vedono, da una parte, una voluta norica e sotto una donna con una veste romana, dall’altra, un uomo con un rotolo in mano. Il testo dice:
D(is) M(anibus) / Aviliae / Ledae d(e)f(unctae) an(norum) XXXV / Mutilius Fo/rtunatus et / Avilius Gratus / alumni / fecerunt
(trad.: Agli dei Mani. Mutilio Fortunato e Avilio Grato, figli adottivi, fecero (il monumento) ad Avilia Leda, morta a 35 anni).

Nello stesso luogo, alcuni anni fa, è stata rinvenuta la grande ara marmorea di Iulia Calliopen. La Rigoni ipotizza lungo questa strada la presenza dell’area funeraria.

Iscrizioni romane, identificazione, rinvenimenti casuali da scasso, 1909 e 1972. La lapide è dispersa, uno dei due altari funerari è dislocato lungo la strada (F14A IV SO, 46°30’30″N, 1°04’47″E, m 805), mentre l’altro è presso la Guardia di Finanza di Tarvisio.
Una lapide fu rinvenuta al numero civico 121, forse corrispondente all’attuale nr.94 (CIL, III, 4717).

Bibliografia:
RIGONI 1977, c.198 s.; Delo Skupin 1987, p. 11 ss.

 

Periodo Storico: Età Romana
Localizzazione Geografica
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