Si tratta di un ritrovamento casuale, fatto nel marzo del 1984 durante lavori di edilizia civile presso la riva destra della roggia Cibina, attualmente tombinata, subito seguito da scavi della Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, con ulteriori saggi nel 1986.
A circa 60 centimetri dal piano di campagna venne rilevata la presenza, all’interno di quella che pareva una buca, di un insieme costituito da dieci manufatti in bronzo (fig. 1), recuperati insieme a materiale ceramico, plausibile indizio dell’originaria presenza di un contenitore: ascia ad alette mediane, scalpello, parte di falce, sette frammenti di pani (panelle, pani a frittata, a barra, a lingua).
Il gruppo di manufatti andrebbe correlato a un livello di frequentazione con resti carboniosi, eroso da eventi alluvionali; al di sotto del quale, separato da uno spesso strato di sabbia di origine alluvionale, si è rilevata la presenza di un ulteriore strato che parla della frequentazione del sito in un momento ancora più antico.
In quanto alla cronologia assoluta, la datazione dei manufatti si colloca dalla fine del Bronzo Medio al Bronzo Recente, in un range cronologico collocabile nel corso del XIII secolo a.C.: si tratterebbe, dunque, della situazione più antica finora rilevata nell’area di Cervignano.
Si ritiene che, per la presenza esclusiva di attrezzi da lavoro e pani di metallo grezzo, si tratti di un ripostiglio di carattere fusorio (ossia di scorte di metallo da riutilizzare al bisogno), sepolto ai margini di un abitato dislocato in una zona di bassura.
Il materiale rinvenuto si trova presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
Bibliografia:
– S. Vitri, Cervignano, in “Aquileia Nostra”, 55, 1984, coll. 268-269;
– C. Tuniz, L. Confalonieri, M. Milazzo et al., Uso di tecniche atomiche e nucleari per lo studio archeologico di antichi oggetti metallici, in Bollettino della Società Adriatica di Scienze, 69, 1986-1987;
– S. Vitri, Cervignano, via Lazzaro, in La tutela dei beni culturali e ambientali nel Friuli Venezia Giulia (1986-1987), “Relazioni” , 8, 1991, pp. 130-133;
– E. Borgna, I ripostigli del Friuli: proposta di seriazione cronologica e di interpretazione funzionale, in “Rivista di Scienze Preistoriche”, 51, 2000-2001, p. 309;
– A. Rossetti, L’Ausa e le sue terre. Immagini e vicende del fiume di Cervignano, Mariano del Friuli (GO) 2003, p. 17 (= Storia di Cervignano del Friuli, estratto da L’Ausa e le sue terre. Immagini e vicende del fiume di Cervignano, 2007, p. 5) ;
– S. Vitri, Contributi alla ricostruzione della topografia di Aquileia preromana, in “Antichità Altoadriatiche”, 59, 2004, p. 54, n. 18;
– G. Tasca, L’età del bronzo nell’area a Nord di Aquileia, in Presenze umane a Castions delle Mura (UD) e dintorni nell’antichità, Atti dell’Incontro di Studio (Castions delle Mura, febbraio 2011), Trieste 2012, p. 29;
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– C. Canovaro, E. Borgna, G. Artioli, Analisi metallurgiche di pani e panelle provenienti dai ripostigli di Cervignano e Muscoli (Udine), in Atti del 35° Convegno Nazionale AIM (Roma, 5-7 novembre 2014), in corso di stampa)[www.academia.edu/9534349/Analisi_archeometallurgiche_di_pani_e_panelle_provenienti_dai_ripostigli_di_Cervignano_e_Muscoli_Udine_].
Fig. 1: Cervignano, via Lazzaro, alcune componenti del ripostiglio (Museo Archeologico nazionale di Aquileia): 1. ascia ad alette mediane; 2-5. scalpello e frammenti ceramici (da S. Vitri, “Cervignano, via Lazzaro”, in “La tutela dei beni culturali e ambientali nel Friuli Venezia Giulia” (1986-1987), “Relazioni” , 8, 1991, p. 133, fig. 12).
Vedi allegato: Tracce di archeologia I reperti di Cervignano nelle istituzioni museali del Friuli Venezia Giulia, a cura di Annalisa Giovannini ed Ennio Snider, pag. 8.