Era posto alla confluenza del torrente Cosa con il Tagliamento e doveva essere molto importante perchè controllava i commerci che si svolgevano su quell’autostrada fluviale che collegava Nord e Sud, cioè il Tagliamento. Era una sorta di avamposo in posizione quasi speculare a quello sorto sulla riva opposta in prossimità del paese di Bonzicco, a controllo delle vie di traffico est-ovest e nord-sud che si intrecciavano in questo punto.
Il terrapieno, che circondava interamente il villaggio, difendeva un abitato composto da abitazioni, officine metallurgiche e botteghe poste vicino al fossato interno. Addossati al terrapieno interno doveva trovarsi i magazzini.
Il terrazzo fu circondano in un primo momento da una palizzata sostituita fra l’età del bronzo finale e l’età del ferro (metà-fine X sec. a.C.) da un basso terrapieno di terra e ciottoli fluviali rinforzato da file di pali, completato da un fossato interno.
Il castelliere venne dotato di una nuova cinta alla fine del X sec. a.C. (inizi dell’età del ferro) quando fu costituito un sistema di cassoni lignei riempiti di ghiaie e falde di limo e sabbia completato sul colmo da una doppia palizzata.
Dopo la fine dell’VIII sec. a.C., un incendio distrusse in più punti l’opera e portò all’abbandono del villaggio.
Nel corso dell’inoltrato VII sec. a.C., il castelliere venne rioccupato e ripristinati i tratti di aggere.
Il castelliere ebbe il suo periodo di massimo sviluppo nel VI-V sec. a.C. grazie al commercio, soprattutto con gli empori greco-etruschi del delta del Po, ma subì un brusco arresto alla fine del V sec. a.C. come gli altri castellieri della pianura friulana sopravvissuti alla crisi dell’VIII sec. a.C.
L’abitato venne definitivamente abbandonato nella seconda metà del IV sec. a.C. per essere rioccupato in epoca romana (tra il I sec. a.C. – I sec. d.C. e tra la fine del III-IV/V sec. d.C.) ed in epoca tardoantica e nel Medioevo, quando questi territori vennero ripopolati da gente slava chiamata dal patriarca. Da qui il nome di Gradisca che conserva nel nome l’origine slava: Grad, luogo fortificato.

Fonte:
AA.VV., Cjastelirs, Tumbaris, Mutaris … viaggio tra i contadini-guerrieri di un Friuli protostorico, Comune di Mereto di Tomba, Alessandro D’Osvaldo Editore, 2018

Bibliografia:
– AA.VV. La vita quotidiana nei villaggi protostorici: La vita quotidiana nei villaggi protostorici a cura di Federica Zendron, Francesca Ciroi, Susi Corazza, Giovanni Tasca.
– AA.VV. VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA, Guide Archeologiche – Preistoria e protostoria in Italia – n. 7 – Gradisca di Spilbergo (loc. Castellieri) (Pn), al XIII Congresso Int. Scienze Preistoriche e Protostoriche, Forlì 1996, Edizioni ABACO, pp. 207-213.7

Vedi anche: L Quarina, Castellieri e tombe a tumulo in prov di Udine, in “Ce Fastu” Bollettino della S.F.F., Anno XIX – n. 1 – 2 Aprile 1943.

Vedi anche: https://www.protostoriainfriuli.it/siti/castelliere-di-gradisca-sul-cosa/

Periodo Storico: Protostoria
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza