Questa tomba è stata messa in luce nella primavera del 2000 a seguito delle segnalazioni, da parte di alcuni vivaisti di Rauscedo, del ritrovamento di numerosi pezzi di tegole e mattoni modanati di età romana, in una piccola zona posta a Sud del già da anni noto insediamento di Prâs di sora. Le quali ripetute segnalazioni ci hanno spinto a effettuare un sondaggio che ha subito evidenziato la presenza, prontamente segnalata, di una qualche consistente struttura al di sotto dell’arato.
Le indagini dirette dalla Soprintendenza, che sono subito seguite, hanno messo in luce la parte interrata e ancora conservata di una cosiddetta (e rarissima per i territori periferici) tomba a recinto dei primi anni del I sec. d.C. con all’interno due urne cinerarie in terracotta di cui una ben conservata e con il singolare corredo di due strigili in ferro, così come documentato nell’Antiquarium di Tesis.
Un quadro esaustivo nel comunicato stampa della Soprintendenza FVG del 21 luglio 2000.
Bibliografia:
– I. Ahumada Silva – A. Testa ( a cura di), L’Antiquarium di Tesis di Vivaro, Maniago (PN), 1991
– P. EGIDI, Ricerche archeologiche-topografiche nel territorio fra i torrenti Meduna e Cellina, Vivaro (PN), 1994
– A. D’AGNOLO-E.DUSSO-P.TOMMASINI-A.BIANCAT, Riva de Barés e dintorni. Testimonianze archeologiche di Aviano, Marsure e Giais, Vivaro (PN), 2006
– A.D’AGNOLO-E.DUSSO, Gli antichi luoghi del Molinat, la campagna Ventunis e il mito della città scomparsa nel maniaghese, Vivaro (PN), 2012
Info:
info@archeocellinameduna.org
da “Le principali evidenze funerarie (II sec. a.C. – VI sec d.C.) ritrovate dal Gruppo Archeologico Cellina Meduna“, a cura di A. D’Agnolo, S. De Paoli, P. Tommasini, E. Dusso.