Itinerario 10. L ISONTINO.

Questo itinerario si svolge nell’estrema parte orientale della pianura friulana fino al confine con la Slovenia, oltrepassandolo per visitare il castello di Moncorona (Kromberk) e la località di Aidussina (Ajdovsˇcˇina), e si snoda in parte parallelamente al fiume Isonzo. Zona da sempre di importanza strategica, fu spesso porta d’entrata in Italia di invasori dalla valle dell’Isonzo e soprattutto da quella del Vipacco, suo affluente. Il percorso si sposta dopo Gorizia sulle colline vicine fino a Cormòns, in una zona denominata “Collio” e famosa soprattutto per la produzione di ottimi vini.

Km. 43 c. + 30 per Moncorona ed Aidussina, e ritorno. L’itinerario inizia da Gradisca (vedi) che è comodamente visitabile a piedi (lapidario, porta nuova, torrioni, castello).
Da qui si prende la S.p. 351 (Mainizza) e ci si dirige a Gorizia (km. 12) toccando le località di Farra e di Villanova.
Arrivati a Gorizia (vedi) ci si porta verso il colle del Castello, ben visibile da tutte le direzioni, dove si potranno visitare nelle immediate vicinanze anche la Chiesetta di S. Spirito ed il Museo di Storia ed Arte con le collezioni archeologiche (vedi). Scendendo dal colle, dopo circa 1 km. si arriva in piazza S. Antonio dove è visibile il palazzo Lantieri-Schönhaus ed i resti della cinta muraria della città.

Vicinissima alla piazza S. Antonio si trova il Duomo con all’interno la tomba del conte Leonardo ed un interessante tesoro.
Da Gorizia si può fare una deviazione in Slovenia (carta d’identità) e raggiungere dopo circa 10 km., oltre Nova Gorika) il Castello di Moncorona (Grad Kromberk) che ospita il museo della città di Gorizia slovena (vedi). Il castello, già dei conti Coronini, è adibito attualmente a museo con raccolte di materiali riguardanti la storia, l’arte, l’etnologia e l’archeologia. Nell’atrio vi sono alcune epigrafi, anche di età romana e ai piani superiori si possono vedere alcuni oggetti dall’età del ferro al periodo romano, rinvenuti nel territorio (lun-ven, h. 8-14; sabato, chiuso; domenica, h. 13-17). Nelle vicinanze si trova Salcano (Solkan), importantissimo in età longobarda e medievale.

Da qui, proseguendo per la strada normale, dopo circa 20 km. si raggiunge Aidussina (Ajdovsˇcˇina) (vedi), antico castrum romano, interessante in quanto conserva ancora cospicui resti delle mura romane che un tempo la cingevano completamente. Aidussina, in latino Castra, è posta in posizione strategica come stazione di tappa sulla strada che da Aquileia raggiungeva Emona (attuale Lubiana).
Ritornati a Gorizia, prendendo la strada verso Oslavia, dopo aver passato l’Isonzo, si raggiunge la località di San Floriano del Collio (5 km.) (vedi). Ad Oslavia si passa davanti ad un maestoso tempio ossario in cui sono sepolti 60.000 soldati italiani caduti presso Gorizia. A San Floriano il Castello è situato nel centro della località, vicino alla chiesa.
Da San Floriano si ritorna ad Oslavia e passando i paesi di Piuma, Piedimonte del Calvario, Lucinico e Mossa (S.s.56) si giunge, dopo 16 km., a Cormòns (vedi). Nel centro della cittadina, in via Cancelleria Vecchia, è visibile la casa Neuhaus inclusa nella centa trecentesca con resti di mura ed una torre.
Dal centro di Cormòns ci si dirige poi verso il monte Quarin (cartelli segnaletici) e dopo circa 2 km. di salita si arriva ad un parcheggio, da dove si procede a piedi per altri 500 m. in salita. Sulla cima la torre circolare e varie muraglie. Si è ritenuto che qui fosse, nella prima metà dell’VIII sec. la sede, provvisoria, del patriarca di Aquileia. Scendendo si prenda l’antica strada Cormòns-Cividale e dopo circa 1,5 km. si arriva alla borgata di San Giovanni. Qui si può visitare anche la chiesetta di San Giovanni, chiedendo le chiavi al custode che abita lì vicino (vedi).