Il complesso edilizio del castello di Partistagno è visibile dalla strada che unisce Faedis ad Attimis all’altezza della località di Borgo Faris.
Alcune fonti indicano la presenza di due parti distinte: superiore ed inferiore, ma, grazie anche alle recenti ricerche qui effettuate, il castello di Partistagno è da considerare come un complesso unitario costituite da più parti aggiunte in tempi diversi.

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Castello di Partistagno
Immagine di Francesco Fabris

Non si conosce la data della sua prima edificazione, ma è risaputo che passò dall’originaria proprietà dei conti d’Attems ai signori di Faedis-Cucagna.
Dal 1273 la famiglia che lo abitava assunse il nome dei Cucagna di Partistagno.
Come gran parte dei castelli vicini il luogo fu abbandonato nel corso del XVI sec.
farisNella parte superiore (più antica e databile tra XII e XIII sec.) si può distinguere la torre-mastio, la cappella nobiliare (intitolata a Sant’Osvaldo con affreschi della seconda metà del ‘300: Maestà di Cristo, Simboli degli Evangelisti, Apostoli), una cisterna ed una serie di vani definiti come “corpo di fabbrica occidentale”.
Nella facciata principale, rivolta ad occidente, sono presenti la porta d’accesso sormontata da una lunetta cieca, ai lati due finestre di tipo romanico e a tre quarti di facciata un occhio. Sul colmo dei tetto in facciata s’alza la bifora campanaria ricostruita. L’aula ha forma rettangolare; il presbiterio quadrangolare irregolare ha travi a vista. L’abside è semicircolare con volta a catino. Nell’interno dell’abside si ammira un notevole affresco: Cristo nella mandorla tra i simboli degli Evangelisti e, sotto, la galleria degli Apostoli, opera di autore locale di gusto vitalesco.
Agli inizi del 1200 può essere datato il primo vano cultuale sorto presso il castello. Della primitiva costruzione rimane solo l’abside semicircolare e, forse l’attuale presbiterio. Il resto lo si può assegnare al Cinquecento, con alterazioni e rimaneggiamenti eseguiti nel 1909. La chiesa è dedicata a Sant’Osvaldo, ma la popolazione ama chiamarla anche Madonna della Neve.

In posizione inferiore svetta il palatium, sviluppato su tre piani (più un seminterrato), la cui costruzione è collocata tra la fine del XIV sec. e l’inizio del XV, recentemente restaurato.

partistagnoInfo:
sito liberamente visitabile, a mezzo di strada pedonale che inizia da Borgo Faris (15 minuti c.).
Tel. +39 0432 789700 – +39 329 8993616 – Fax +39 0432 789700
www.museoattimis.itinfo@museoattimis.it

Vedi anche: http://www.quaderni.archeofriuli.net/wp-content/uploads/QFA-29-Minguzzi.pdf – Simonetta Minguzzi. Gli scavi dell’Università di Udine nei Castelli del Friuli (2003-2014).

Vedi anche mappa OSM (Open Street Map) A1 Sentiero dello Scalutta:
https://hiking.waymarkedtrails.org/#route?id=11863550&map=15.268655855228847!46.1854!13.3201

Per approfondire, vedi: Il_castello_di_Partistagno_Attimis_UD , di Simonetta minguzzi, Laura Biasin, Massimiliano Francescutto, in Forum Julii 2013
ed anche: Il_castello_di_Partistagno_Attimis_Evoluzione
di Massimiliano Francescutto e Laura Biasin.

Vedi anche: Contributi per lo studio dell’incastellamento nel Nord-Est italiano , di Fabio Piuzzi.

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza