Già nel XIII secolo viene ricordata una chiesa situata in questo luogo e dedicata a san Pietro Apostolo, dipendente dal monastero di santa Maria in Valle, poi demolita a seguito di una piena del Natisone che il 27 agosto 1468 la danneggiò gravemente.
In una cronaca del tempo si legge che dopo mezzogiorno «lu Nadixon fu quasi per tutta la piazza di Porta Brossanae per tutte le case, menó zuso molte case colli muri della piazza, zittá zuso lu muro del cimiterio, tolse li mantili zoso dalli altari della chiesa;… fo acqua fino al volto dell’usso della giesa de Santo Pietro de Porta Brossana».
“Il Natisone distrugge il territorio del villaggio di Briscis, il ponte di Premariacco, e nel giorno 27 s’innalza a tale livello che nella chiesa di S. Pietro e Biagio in Borgo Brossana a Cividale l’acqua sormonta un cubito sopra gli altari…”
Edificata tra il 1480 e il 1490 unendo le tre cappelle esistenti dedicate a San Giacomo, San Biagio e San Pietro Apostolo.
Quest’ultima, la più antica delle tre, si ritiene fondata in epoca longobarda.
«Si fece una chiesa a croce, conservando l’antica di san Biagio per braccio della nuova, ricostruendo quella di san Giacomo per l’altro braccio della croce, l’altar maggiore dedicando a san Pietro, e tutta la chiesa intitolando a san Pietro e Biagio per distinguerla da quella di san Pietro dei Volti».
A Pietro Todesco è attribuita la sistemazione della nuova chiesa, la cui facciata presenta un pregevole portale in pietra, opera di Biagio de Meritis e Toni de Lochya (1492).
Nel 1506-08 e stata abbellita dagli affreschi, attribuiti al cividalese Giampaolo Thanner e di un certo Zuan de Toscanis. Nei libri camerari troviamo nel 1506 “m° Zuan des Toschanys per infreschar la fazada de la giesia per chomysion de ly velini”; nel 1508 “a m° Paulo depentore per resto del pagamento de la fazata”.
L’interno a navata unica ha due cappelle laterali con un soffitto a capriate a vista. Nella parete destra subito dopo l’ingresso si trova un Sacrario con statuetta di San Biagio, opera del 1467 di Domenico di Zucco. Sulla parete sono affrescate molte figure di cui leggibili sono solo due Santi; gli affreschi sono del XIV e XV secolo e di vari autori. Sul cupolino sono raffigurati dodici episodi della vita di San Biagio databili all’ultimo quarto del XIV secolo. Altri due episodi sono narrati più sotto, ai lati della finestra. Sugli sganci delle stesse sono dipinti i Ss. Pietro e Paolo, mentre sopra si trova un Cristo in mandorla. Sullo zoccolo sottostante si trova un purtroppo assai deperito ciclo dei mesi risalente al XV secolo.
Sulla parete dell’altare maggiore della chiesa, nel 1927 è stato messo in luce e restaurato un maestoso San Biagio in trono onorato da due gruppi di devoti, presumibilmente opera della metà del secolo XV. La pietra tombale posta sul pavimento della cappella è quella di Leonardo Vannucci 1571.
Le decorazioni della facciata vennero coperte di bianco nell’Ottocento, in quanto considerate ormai rovinate. Fu negli anni Venti del Novecento che vennero fatte riemergere con un restauro e successivi altri interventi, ma da allora, essendo esposte alle intemperie, sono andate via via deperendo, tanto da rendere urgente un recente restauro.
Il portale, scolpito in pietra viva del Carso, opera di Biagio di Meritis e Toni De Locria ha capitelli di tipo tardo gotico, con caratteri veneti di provincia, comprendenti maschere umane tra fogliame, mentre gli spiriti e l’archivolto di sesto acuto recano una cordonatura angolare e un ricorso a dentelli.
Info:
Via Borgo Brossana, 1952, 33043 Cividale del Friuli UD
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