Si tratta di una grotta fossile situata sul versante settentrionale della Val Rosandra.
L’accesso alla cavità è costituito da un ampio vestibolo di oltre cento metri quadrati dal quale si dipartono due gallerie tortuose e strette. Quella di destra. che è la più lunga, sbocca con un foro subcilindrico a quattro metri dal suolo sulla parete di roccia. Su questo tratto di galleria si apre un piccolominghiottitoio profondo tredici metri che sinaggira per proseguire in un vano in salita che dopo pochi metri si arresta davanti ad una strettoia sormontata da camini che dovrebbero comunicare con il vano successivo. Si prosegue raggiungendo l’ultima sala che si allarga verso il fondo ed è sormontata da un camino. La galleria di sinistra è un largo camino comunicante con l’esterno: poi la galleria prosegue con alcune strettoie fino a perdersi in un cunicolo.

san dorligo della valleLa Grotta delle Gallerie è senza dubbio una delle cavità carsiche con un deposito archeologico fra i più ricchi e interessanti del Carso triestino.
Dalla fine del secolo scorso ad oggi questa cavità ha attirato l’attenzione di archeologi professionisti e di semplici appassionati di preistoria e questo è stato uno dei motivi di difficoltà nel ricostruire la storia delle ricerche.
In un recente studio di presentazione integrale dei materiali esistenti si e evidenziato il problema della dispersione, del rimescolamento dei materiali e della mancanza di stratigrafie (E. Gilli. E. Montagnari Kokelj.1993:121-194).

Durante una delle esplorazioni speleologiche. negli anni ’70. il Gruppo Grotte “C.Debeliak” rinvenne nel pozzo di tredici metri nella galleria di destra. nel cumulo detritico, una mandibola umana appartenente ad un individuo giovane, molti resti ossei animali e frammenti di ceramiche (D.Cannarella., A. Gerdina., L. Keber.1973-74:134}.
Il rinvenimento di questi reperti non è in alcun modo associabile ai materiali rinvenuti nelle varie campagne di scavo ed inoltre non si conosce il luogo della loro conservazione. Pur non potendo presentare un’analisi comparativa tra i materiali degli scavi e quelli rinvenuti dal Gruppo Grotte “Debeliak” c’è daa segnalare alcuni elementi particolarmente interessanti: sei pintadere, tre frammenti del vaso tetrapode, un’accetta in pietra verde, un pendaglio forato ad un’estremità ed uno con due fori alla base : due lisciatoi in arenaria e numerosi frammenti ceramici decorati con materia colorante rossa o bianca.

La situazione generale del deposito è stata largamente compromessa dal numero degli interventi spesso sovrapposti gli uni agli altri ed i materiali considerati nel lavoro di revisione svolto da E.Gilli ed E. Montagnari Kokelj non rappresentano la totalità di quelli rinvenuti nella grotta. proprio per i problemi sopracitati. e la loro analisi è stata effettuata seguendo un’analisi di carattere tipologico-comparativo.
Ciò che interessa è sottolineare la particolarità della Grotta delle Gallerie. sia per la sua struttura geolmorfologica. ricca di cunicoli e sale. sia per l’enorme quantità di materiali recuperati e per le loro caratteristiche e soprattutto per la presenza di resti umani. anche se sono una presenza esigua rispetto al resto dei materiali.

Scavo 1890 Carlo Marchesetti – preistoria, età del bronzo, inizi età del ferro.
Materiali ceramici: 2 recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto, con superficie trattata a Besenstrich; 1 recipiente profondo a collo; 3 boccali/tazze a profilo tendenzialmente biconico e ansa a nastro sopraelevata sull’orlo; 1 scodella emisferica con bugna forata e 3 carenate, di cui 1 con costolature oblique sulla carena; 1 ansa a profilo angolare con espansione a piastra poco angolata.
Depositi materiale: Civici Musei di Storia ed Arte, Trieste.

Scavo 1913-14 Raffaello Battaglia – preistoria-protostoria, periodo neolitico tardo-età del bronzo.
Materiali ceramici: 1 recipiente probabilmente profondo con orlo leggermente estroflesso; 1 boccale/tazza con ansa a nastro, decorato con motivi impressi riempiti di pasta bianca; scodelle di varia tipologia, anche con lobi sopraelevati sull’orlo, con orlo appiattito e decorazione graffita, carenate con decorazione graffita; 3 pintadere decorate; 2 coperchi conici incavati, di piccole dimensioni; prese di varia tipologia, anche con doppio foro.
Materiali litici: 1 pendaglio trapezoidale con 2 fori alla base, in steatite; 1 lisciatoio in arenaria.
Depositi materiale Civici Musei di Storia ed Arte; Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell’Universita’ di Padova.

Scavo 1937-38 Antonio Mario Radmilli, Francesco Stradi – preistoria-protostoria, periodo neolitico tardo-età del rame, età del bronzo.
Materiali ceramici: 1 scodella emisferica con superficie trattata a Besenstrich; 1 ansa a nastro verticale insellato.
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Scavo stratigrafico 1952-53 Mario Jurca – preistoria-protostoria, periodo neolitico-età del bronzo.
Materiali ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto in alcuni casi nettamente passante a collo verticale, con e senza decorazione plastica e/o a impressioni e trattamento della superficie a Besenstrich; boccali/tazze; scodelle di varia tipologia, probabilmente anche carenate; 1 fondo su piede cavo e altri piani, in taluni casi con attacco di parete con trattamento a Besenstrich.
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Scavo stratigrafico 1954-55 Dante Cannarella, Aldo Valles – preistoria-protostoria, periodo neolitico-età del rame, età del bronzo.
Materiali ceramici: 1 recipiente profondo a pareti convesse e bocca ristretta con orlo distinto decorato a tacche; 2 recipienti a pareti rientranti con cordone impresso sotto l’orlo; 3 recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto con impressioni sul bordo, e in 1 caso su cordone applicato, e superficie trattata a Besenstrich; 1 probabile recipiente profondo a collo con decorazione complessa incisa; scodelle di varia tipologia, 1 a profilo carenato sottolineato da linee incise; 1 scodella a bocca quadrata; altri recipienti, fra cui 1 probabile dolio con impressioni sul bordo e su cordone applicato e 1 recipiente probabilmente biconico decorato a scanalature verticali, con ansa subcutanea alla massima espansione; 1 pintadera decorata; anse a nastro e ad anello; 3 fondi, di cui 1 con decorazione complessa incisa; frammenti con decorazioni diverse (incisa, plastica, a Besenstrich).
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Scavo stratigrafico (1950-56) 1957-58 Francesco Stradi – preistoria-protostoria, periodo neolitico-inizi età del ferro.
Materiali ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice o distinto; recipienti profondi a pareti rientranti; recipienti profondi a pareti rientranti, anche con cordoni sul corpo; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto in alcuni casi nettamente passante a collo verticale, con e senza decorazione plastica e/o a impressioni e trattamento della superficie a Besenstrich; 1 recipiente profondo a collo e orlo svasato; 1 recipiente profondo con orlo leggermente estroflesso e presa ellittica; scodelle di varia tipologia, anche con lobi sopraelevati sull’orlo, con orlo appiattito e decorazione graffita, carenate; 3 frammenti verosimilmente appartenenti ad 1 unico rhyton; altri recipienti: 1 grande recipiente profondo a collo, decorato, integro; recipienti in genere profondi a profilo inflesso anche angolato, talora con decorazioni; anse e prese di varia tipologia; frammenti con decorazioni diverse (graffita, plastica, a Besenstrich).
Materiali litici: 3 punte foliate in selce; 1 frammento di lama d’ascia, 1 scalpello e 1 pendaglio rettangolare forato in pietra levigata (materia prima non determinata); 5 ciottoli con tracce d’uso.
Materiali in osso/corno: 5 punteruoli
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Scavo stratigrafico 1975 Centro Studi Carsici, periodo neolitico-inizi età del ferro.
Materiali ceramici: 5 recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto in alcuni casi passante a collo verticale, con e senza decorazione plastica e/o a impressioni e trattamento della superficie a Besenstrich; 3 recipienti profondi a collo, di cui 1 con superficie trattata a Besenstrich e 1 con decorazione complessa incisa; 2 recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 boccale/tazza con ansa a nastro sopraelevata sull’orlo; scodelle di varia tipologia, fra cui 1 con lobi sopraelevati sull’orlo, alcune a profilo troncoconico con orlo leggermente ingrossato e piegato all’interno, 2 a profilo convesso con superficie trattata a Besenstrich e alcune carenate; 2 scodelle a bocca quadrata; anse e prese di varia tipologia; 2 fondi su piede cavo e altri piani, in taluni casi con attacco di parete con trattamento a Besenstrich.
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Scavo stratigrafico 1994 Associazione XXX Ottobre – Gruppo Ricerche di Paleontologia Umana – preistoria, periodo neolitico.
Materiali ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta, anche con superficie trattata a Besenstrich; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo; 1 scodella con lobi sopraelevati sull’orlo; 2 pintadere decorate.
Depositi materiale: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia.

Bibliografia:
– Gilli, Montagnari Kokelj 1993
– GUIDI P., 1987, Nuove grotte della Venezia Giulia (dal 5301 al 538 9 VG) Suppl. n. 19 ad Atti e Memorie, Trieste 1987: 1-24

Fonti:
https://criga.divulgando.eu/elenco.php
https://patrimonioculturale.regione.fvg.it/percorso-tematico/?s_id=819774
Tatiana Carpani, Resti umani nelle grotte del Carso Triestino, Università Trieste 1999.

 

Periodo Storico: Preistoria
Localizzazione Geografica
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