Lungo la strada che conduce alla fraz. di Porzus si elevano i resti dei due castelli di Attimis Superiore ed Inferiore da sempre proprietà della secolare famiglia degli Attems (suddivisa in seguito nei due rami detti dell’Orso e del Tridente).
attimisLa più antica documentazione relativa al castello superiore risale al XI sec.
Nel 1106 Bertoldus Episcopus, proprietario del castello e appartenente alla potente famiglia bavarese dei Moosburg, donò alla nipote Matilde e a suo marito Corrado il castello e tutti i beni pertinenti.
Il loro figlio Voldarico, personaggio di grande valore, dopo aver governato, per conto dell’imperatore, il marchesato di Toscana, fece ritorno nelle terre friulane, rioccupando il castello di Attimis.
Nel 1170 Voldarico e la moglie, a “remissione dei loro peccati”, donarono alla Chiesa di Aquileia il castello con molti altri beni.
I resti murari attualmente visibili, caratterizzati da una torre mastio pentagonale, sono il frutto di una ricostruzione avvenuta negli anni ’70 del secolo scorso.
Il sito è oggetto di campagne di scavo promosse dalla Società Friulana di Archeologia.
Il castello inferiore risulta costruito a partire dalla seconda metà del XIII sec. Attualmente è visibile parte di una alta torre, in parte crollata e circondata da un circuito murario. Non vi sono ancora state condotte regolari campagne di scavo.

Viabilità di accesso: Sentiero che parte dalla strada conducente a Porzus; in alternativa allungando il percorso un po’, si può partire dal parcheggio delle corriere dietro alla chiesa principale di Attimis.

Info:
siti liberamente visitabili e raggiungibili a mezzo di sentieri che partono dalla strada che conduce alla frazione di Porzùs (cartelli indicatori all’inizio dei sentieri).
Tel. +39 0432 789700 – +39 329 8993616 – Fax +39 0432 789700
www.museoattimis.itinfo@museoattimis.it

Bibliografia:
– Tarcisio Venuti, Voldorico d’Attems, Conte di Attimis, Margravio di Tuscia e Vicario imperiale, Deputazione di Storia Patria per il Friuli, Arti Grafiche Friulane, Tavagnacco (Ud), 1996.

Vedi anche: Maurizio Buora. Gli scavi dei Civici Musei e della Società Friulana di Archeologia. – in “Quaderni Friulani di Archeologia” Anno XXIX – Giugno 2019.

Vedi anche: Maurizio Buora, La violenta successione nel feudo di Attimis nel 1170 rivelata dall archeologia.

Vedi anche: Maurizio Buora, Sulla tavola di Vodalrico
Alcuni frammenti ceramici dal castello superiore di Attimis e da quello di Partistagno appartengono alla sottoclasse della ceramica bizantina definita dal Morgan “incised sgraffito ware medaillon style”, datata tra 1160 e 1200.
Pertanto, nel primo caso, appare del tutto verosimile che siano appartenuti a Vodalrico di Attems, già marchese della Tuscia e vicario imperiale in Italia che proprio negli anni Sessanta si trasferì ad Attimis, sottraendo il feudo ai vassalli cui l’aveva in precedenza affidato. Costoro, dopo aver vinto la causa e ottenuto nel 1170 il feudo dal patriarca di Aquileia, cui Vodalrico l’aveva ceduto, distrussero parte delle sue preziose suppellettili, dimostrando di non essere in grado di apprezzarne il valore.

Vedi anche: Il Castello di Attimis, tra natura e cultura, a cura di Angela Borzacconi, Maurizio Buora, Massimo Lavarone.

Vedi anche: IL CASTELLO DI ATTIMIS Gli scavi ed i materiali rinvenuti, a cura di Angela Borzacconi, Maurizio Buora, Massimo Lavarone.

Vedi anche: Il Castello dei Signori di Attems – Catalogo della Mostra a cura di Angela Borzacconi, Maurizio Buora, Massimo Lavarone.

Vedi anche: I-dadi-del-Castello-Superiore-di-Attimis, di Alessandra Gargiulo.

Ritrovamenti monetari:
Scavi 2004, Monete di Venezia, secc. XIII-XV. Bibl.: LAVARONE 2004.
Scavi 2005 Moneta di Aquileia, età patriarcale. Bibl.: LAVARONE 2005, p. 274.
Scavi 2008: monete tra fine XII e metà XIV secolo; nei livelli inferiori, moneta di Friesach di Eberhard I, vescovo di Salisburgo (1147-1164); in stanza A, moneta AR Venezia a nome di Enrico IV o V (1056-1125).
Scavi 2010: denaro piccolo di Venezia, doge Orio Malipiero; denaro frisacense di Eberhard I; monete di fine XII e inzio XIII secolo.
Bibl.: BUORA, LAVARONE 2008; BUORA et alii 2010.
Fonte:
Repertorio dei ritrovamenti monetari – edizione 17/2022, a cura di Luca Gianazza.

 

Periodo Storico: Basso Medioevo
Localizzazione Geografica
Visualizzazione delle schede relative a contesti archeologici visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza