
Nell’intervento di San Quirino (2013) una fossa ha restituito alcune centinaia di frammenti ceramici, in gran parte pareti, con superfici e fratture dall’aspetto relativamente fresco e, per le caratteristiche dell’impasto, in più casi apparentemente pertinenti al medesimo vaso ma con scarse possibilità di ricomposizione.
Tra le forme si riconoscono scodelle troncoconiche e sono ben attestate le tazze carenate con carena accentuata, in un caso con breve parete concava nettamente svasata e in due casi con parete verticale concava di media ampiezza e orlo svasato, che trovano confronto nel BM2 veneto e, a livello regionale, con esemplari da Elleri US 6, Ponte San Quirino e Piancada Idrovora Volpares, siti in cui è attestato anche il BM oltre al BR. Sempre nell’ambito della ceramica fine si segnala il frammento di parete, probabilmente di biconico, con superficie nera lucidata decorato a solcature larghe formanti un motivo a triangoli pendenti da linee orizzontali e campiti da tratti obliqui, confrontabile nel Bronzo Medio del Veronese. Motivi analoghi, ma meno puntualmente confrontabili e realizzati con tecnica leggermente diversa, compaiono anche in Slovenia meridionale ed in Istria.
Nella ceramica grossolana sono ben documentate olle subcilindrico-ovoidi con orlo non distinto, che possono essere decorate da cordoni a motivi complessi o avere il margine esternamente ispessito o decorato a tacche trasversali e scodelloni troncoconici carenati a orlo non distinto. Gli elementi di presa comprendono una presa a ferro di cavallo, impostata su cordoni digitati, che trova dei parziali confronti nel BM2 (Muraiola: Belemmi, Salzani, Squaranti 1997, fig. 26.12) ma è attestata anche successivamente, ad esempio a Marano (BM3-BR) (Vitri et alii 2003, fig. 3.5,10), e una presa a lingua ellissoidale con impressione mediana.
Con una datazione nell’ambito del BM pieno e tardo è coerente la sostanziale assenza di orli svasati a favore di forme a orlo non distinto.
Il contesto appare quindi inquadrabile nel BM pieno-tardo con una significativa relazione con l’area veneta occidentale.
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Fonte:
Matteo Frassine, Giovanni Tasca, Silvia Pettarin. Nuovi rinvenimenti protostorici nel Friuli occidentale: i materiali, in Studi di Preistoria e Protostoria – 5 – Preistoria e Protostoria del Caput Adriae – 2018 – pp. 875-882.